San Giorgio e il drago:
una possibile esperienza
Marco Dallari
Nella visita guidata di un gruppo di bambini ad un museo succede spesso che la “spiegazione didattica” di un’opera d’arte condotta da un operatore del museo o dallo stesso insegnante imponga un primato del logos sull’immagine, negando così il gioco interpretativo, anche paradossale, attraverso il quale i bambini potrebbero partire dal loro sguardo e trasformarlo in parole essendo poi condotti dall’adulto a scoprire ciò che ha ispirato l’autore. Per poterla definire “esperienza” si dovrebbe partire dalla visione attiva dei bambini, e non dal ricevimento passivo delle parole dell’adulto.
Parole chiave: arte, museo, educazione, esperienza
Saint George and the dragon:
a possibile experience
In the guided tour of a museum for a group of children, it is often the case that the “educational explanation” of a work of art given by a museum guide or the teacher sets a record of the logos of an image, thus denying that interpretative, indeed paradoxical game by which children could start with their own view, transforming it into words and then led by the adult to discover what inspired the author. To be able to define this an “experience” we should start from the children's active vision, and not the passive receipt of the adult’s words.
Keywords: art, museum, education, experience
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Infanzia, n. 2 aprile-giugno 2017