Stefania Sandri

 

Considerare in modo inadeguato lo spazio al momento della pianificazione di un’azione educativa può costituire un serio errore, perché esso possiede un grande potere: quello di comunicare, di non essere un elemento neutro e indifferente. Si tratta quindi di leggere lo spazio attraverso una intenzionalità pedagogica, tale da renderlo “collaborativo”, a partire dalla sua progettualità.

 

Parole chiave: spazio, pedagogia, comunicazione, azione educativa

 

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Infanzia, n. 1 gennaio-marzo 2018

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