XII edizione, 2017
Il 4 aprile 2017 alle ore 15, nell'ambito della Fiera del Libro per Ragazzi di Bologna, si è svolta la XIIa edizione del Premio Nazionale “Infanzia – Piccolo Plauto”. Con l’occasione sono stati consegnati i riconoscimenti alle migliori esperienze educative e didattiche pubblicate lo scorso anno sulla rivista e a coloro che hanno dato significativi contributi nell’ambito della cultura per l’infanzia.
Premio per il Migliore progetto educativo nel nido d’infanzia
Finalisti
- Michela Olivieri, Riviviamo il giardino: riutilizzo di materiali di recupero e co-progettazione degli spazi esterni al nido (Infanzia, n. 2/2016)
- Stefania Baldisserri e Erika Vassallo, Formarsi alla sensibilità psicomotoria al nido (Infanzia, n. 4-5/2016)
- Serena Bontempi, Gabriella Bertolini e Alessia Varesano, “La Casetta” di Trieste (Infanzia, n. 6/2016)
Vincitore
Serena Bontempi, Gabriella Bertolini e Alessia Varesano
“La Casetta” di Trieste
Motivazione
Una pedagogia che trae ispirazione dalla cultura psicoanalitica, con una scrupolosa attenzione alle relazioni e all’osservazione, realizza un ambiente nido dove si incontrano il benessere del bambino e dell’educatrice. Sono questi i tratti essenziali che fanno della “Casetta” di Trieste l’esempio di un progetto educativo per l’infanzia che cerca e trova una propria identità pedagogica e professionale.
Premio per il Migliore progetto educativo nella scuola dell’infanzia
Finalisti
- Giovanni Castagno e Andrea Chianelli, Il teatro dei bambini (Infanzia, n. 1/2016)
- Cinzia Guandalini, Vicinanze e trasformazioni (Infanzia, n. 3/2016)
- Dina Grandi (a cura di), “Amarcord”: un percorso educativo sugli oggetti portatori di memoria (Infanzia, n. 6/2016)
Vincitore
Dina Grandi (a cura di)
“Amarcord”: un percorso educativo sugli oggetti portatori di memoria
Motivazione
I bambini scelgono un oggetto dal proprio mondo e lo raccontano attraverso i ricordi significativi legati a quell’oggetto. È così che nella scuola dell’infanzia “Le Capanne” si è animato un percorso didattico rigoroso e suggestivo, dove l’educazione alla memoria personale è il primo passo per educare i bambini al “senso della storia” intesa come esperienza, narrazione e rappresentazione di un passato condiviso
Premio Editoria e letteratura per l’infanzia
a Janna Carioli (www.jannacarioli.it)
giornalista, autrice di programmi radiofonici e televisivi,
di canzoni, testi teatrali e libri per ragazzi
Motivazione
Janna Carioli è autrice “totale” per l’infanzia: scrive romanzi per bambini e ragazzi, racconti, poesie, canzoni, drammaturgie per il teatro, la televisione, la radio e perfino percorsi narrativi per il videogioco. Le sue opere, segnalate da importanti selezioni internazionali e che hanno ottenuto diversi riconoscimenti, sottolineano l'originalità linguistica e l'alta motivazione etica ed estetica del suo lavoro. La sua è una letteratura che fornisce Alfabeti per i sentimenti e indica nuovi Cammini dei diritti: letteratura oggi più che mai necessaria.
Premio Gioco e materiale ludico per l’infanzia
a ItalianToy (www.italiantoy.net)
Motivazione
Con uno sguardo sia ai maestri che in Italia hanno dato valore teorico e pratico alla pedagogia del gioco (Bruno Munari, Alberto Manzi, Mario Lodi), sia alla ricerca di un design come cifra estetica che si fa essa stessa gioco, ItalianToy inventa e produce materiali ludici all’insegna del fare e disfare, narrare e scoprire, fra le città invisibili di Calvino e le forme fantasiose di un alfabeto, dando vita ad atelier dove il gioco si fa bello.
Premio Spazi e arredi per l’infanzia
a Beate Weyland e Sandy Attia
Progettare scuole tra pedagogia e architettura
Guerini Edizioni, Milano, 2015
Motivazione
Una delle fondamentali intuizioni della pedagogia moderna è nell’assumere l’ambiente come protagonista dell’educazione. La Pedagogia e l’Architettura sono entrambe scienze che condividono una progettualità tesa a “dare forma” attraverso l’educazione e attraverso lo spazio. Il lavoro di Beate Weyland e Sandy Attia è la dimostrazione della sfida a far dialogare la dimensione estetica e quella didattica nel progettare scuole come luoghi del benessere educativo
Premio speciale per il contributo alla cultura per l’infanzia
a Giacomo Campiotti, regista
Motivazione
Con “Preferisco il Paradiso” e con “Non è mai troppo tardi” ci ha restituito le figure di due grandi educatori: Filippo Neri e Alberto Manzi; con “Corsa di primavera” e “Come due coccodrilli” ci ha raccontato storie di infanzia e di formazione. Sono alcune delle tappe significative del regista Giacomo Campiotti e della sua speciale capacità di trattare nel cinema i temi dell’educazione. L’infanzia e l’adolescenza nei suoi film sono il tempo dell’avventura formativa, a volte difficile e sofferta, tra memoria e slancio verso il futuro.
Alcune immagini della giornata della premiazione
Per l'editore: Riccardo Lucio Agostini (amministratore delegato del Gruppo Spaggiari)
Educatrici, collaboratrici e colleghe di Michela Olivieri
Vanna Gherardi premia La Casetta di Trieste per il miglior progetto educativo per il nido d'infanzia
Finalisti e premiati per la sezione miglior progetto per il nido d'infanzia
Giovanni Castagno (a sinistra nella foto di gruppo) racconta il lavoro sul teatro insieme al collega Andrea Chianelli (a destra)
Cinzia Guandalini, presenta il progetto della sua scuola
Al termine della presentazione dell'esperienza, Roberto Maffeo premia Dina Grandi e le insegnanti per il miglior progetto educativo per la scuola dell'infanzia
Finalisti e premiati della sezione miglior progetto educativo per la scuola dell'infanzia
Il prof. Balduzzi legge la motivazione del premio a Janna Carioli. A destra, Janna Carioli tra il direttore di Infanzia, Roberto Farné, e il creatore di Piccolo Plauto, Marco Dallari
ItalianToy premiata da Michela Schenetti per la qualità della loro proposta ludica
Marco Guerra premia Beate Weyland per la ricerca sugli spazi e arredi per l'infanzia
Giacomo Campiotti riceve il premio speciale per il suo contributo alla cultura dell'infanzia dal direttore Roberto Farné