Giulia Vasilicò

 

Il metodo di Bruno Munari non è un prontuario didattico da applicare schematicamente. Le tecniche che egli descrive suggeriscono attività e modalità di lavoro, ma non definiscono risultati da ottenere, compiti da eseguire correttamente. L’educazione estetica orientata a questo metodo provoca le sensibilità del bambino, mettendo in gioco le sue potenzialità espressive dove contano i processi più dei prodotti, e dove l’insegnante è parte attiva di una ricerca che lo coinvolge e lo stimola.

 

Parole chiave: Bruno Munari, laboratorio, arte, educazione estetica

 

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Infanzia, n. 1 gennaio-marzo 2019

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