Chiara Borelli

 

Il passaggio dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria infrange senza particolari attenzioni l’idea di inclusione corporea e motoria nel processo formativo. Da un approccio pedagogico attivo e coinvolgente, si passa a un approccio statico e dipendente in cui sedia, banco e aula divengono il setting fondamentale per la trasmissione dei saperi. Emozione, espressione, esperienza tendono ad escludere il corpo e il movimento dal processo educativo, la staticità esclusiva dell’aula non prevede la dinamicità inclusiva del fuori-dalla-porta, dell’educazione all’aperto.

 

Parole chiave: scuola primaria, corpo, emozione, relazione

 

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Infanzia, n. 4 ottobre-dicembre 2019

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