Residui spazi di azione pedagogica nel tempo del Covid
Intervista alla pedagogista Federica Gazzoli
Alessandro Tolomelli
Durante il lockdown della primavera 2020 i servizi educativi e le scuole dell’infanzia sono stati chiusi. Il lavoro delle coordinatrici pedagogiche, come quello delle educatrici ha subito un repentino e radicale cambiamento. Nelle limitazioni imposte dalle normative che si sono susseguite è stato molto difficile mantenere il senso pedagogico della propria professionalità. Per comprendere se e come sia stato possibile, Federica Gazzoli, coordinatrice dei servizi 0-3 per l’ASP Terre di Castelli di Vignola (MO), racconta la decisione di aprire gli spazi esterni dei nidi a genitori e bambini subito dopo il lockdown, nel maggio 2020.
Parole chiave: lockdown, servizi educativi 0-3, coordinatore pedagogico, giardini educativi
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Infanzia, n. 2 aprile-giugno 2021