Alessandro Bortolotti, Alba Passarella

 

Presso il giardino di una scuola dell’infanzia in cui, per riempire alcuni cedimenti del suolo, viene utilizzato materiale di risulta da cantieri edili. Nonostante affiorino materiali piuttosto pericolosi, la maestra non rinuncia affatto a svolgere attività all’aperto, ma decide d’accompagnare i bambini a riconoscere e gestire i possibili pericoli. Le situazioni di “ problem solving” favoriscono lo sviluppo sia di conoscenze e abilità inizialmente insospettate nei bambini, sia di importanti consapevolezze professionali sulle opportunità formative dell’educazione outdoor.

 

Parole chiave: Outdoor Learning, rischio educativo, problem solving, resilienza

 

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Infanzia, n. 3 luglio-settembre 2021

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