INTRODUZIONE Memoria educativa e professionalità
A cura di Mirella D’Ascenzo
Il Focus è concentrato sulla memoria educativa e scolastica e raccoglie le testimonianze di alcune protagoniste della storia dei servizi per l’infanzia in Emilia-Romagna, specie nella provincia e città di Bologna. Può sembrare strano, e per alcuni inutile, ascoltare o leggere i racconti dell’esperienza professionale del mondo dei servizi, specie se lontani nel tempo. Eppure, le memorie educative degli operatori della scuola diventano un potente strumento di ricerca dello storico dell’educazione ma anche un sostegno alla professionalità educativa di oggi. Sono tracce di una storia vissuta a livello personale che racconta lo sviluppo di una professionalità educativa da educatrice a scrittrice e/o pedagogista e responsabile di servizi educativi, con tutte le difficoltà ma anche i desideri, gli ideali, la voglia di fare e costruire qualcosa di bello e nuovo a servizio delle comunità, delle famiglie, dell’infanzia, dell’intera società. Le storie e memorie spalancano lo sguardo alla Storia più generale, nazionale degli eventi e leggi che hanno attraversato la regione Emilia-Romagna e l’Italia dagli Settanta in poi, nella stagione della nascita degli asili nido e della scuola dell’infanzia “a nuovo indirizzo” a Bologna, provincia e anche oltre. Anni di grande passione politica, di tensione morale e sociale e di grande slancio pedagogico teso all’innovazione, alla sperimentazione, alla “voglia di fare qualcosa di nuovo” e di diverso. Così raccontano le testimonianze delle educatrici e insegnanti dell’epoca, anche quelle raccolte nei volumi editi sulla storia dei servizi per l’infanzia in Emilia-Romagna e a Bologna, come emerso nel recente Convegno per il Centenario della nascita di Bruno Ciari realizzato a Bologna il 24 ottobre scorso dal titolo “I modi dell’insegnare” tra scuola e società. Riflessioni sull’eredità di Bruno Ciari. Proprio Ciari e la stagione bolognese degli anni Sessanta e Settanta costituiscono il punto di riferimento, l’orizzonte pedagogico delle memorie educative e scolastiche qui raccolte in questo Focus, offerte da protagoniste dei servizi educativi con grande generosità ai lettori e lettrici della rivista. Testimonianze di una vita vissuta con passione, intelligenza e voglia di mettersi in gioco, che sono tracce di una storia ma anche voci di professionalità educative che ci interrogano e ci spingono a raccogliere le eredità del passato per continuare a lavorare nel presente e ci sfidano alla continua riflessività docente.
Sono testimonianze che intrecciano la storia individuale, la propria autobiografia umana e professionale, con la storia locale bolognese e emiliano-romagnola dei servizi educativi per l’infanzia ma anche con la storia italiana e internazionale, a cui offrono notizie e spunti di riflessione sull’azione locale concreta, fattiva, nei confronti dell’infanzia; notizie e spunti che diventano tracce e fonti per lo storico dell’educazione della scuola del futuro, come le fonti orali raccolte nella sezione “Voci della memoria” e in particolare nella sottosezione “Memorie di insegnanti” raccolte nel sito del Centro di Ricerca Interdisciplinare per la Storia e MEmoria della Scuola e dell’Educazione – CRISMESE nato all’interno dell’Università di Bologna1. Si tratta di un filone di ricerca, quello delle memorie scolastiche ed educative, diffuso ampiamente a livello nazionale e internazionale tra gli storici della scuola e dell’educazione, che svolge una duplice finalità: la raccolta di testimonianze che diventano fonti storiche per arricchire la conoscenza della storia dei servizi dalla voce degli operatori che li hanno gestiti direttamente e il racconto di una storia che da individuale diventa corale e collettiva, vera memoria educativa di una comunità locale e nazionale, in fondo di tutti noi.
1 Consultabile al link https://centri.unibo.it/crismese/it.
Infanzia, n. 4 ottobre-dicembre 2023