Di Grazia Baracchi

Assessora Istruzione, Formazione Professionale, Sport, Pari opportunità, Comune di Modena

 

 

La responsabilità di amministrare una città richiama in primo luogo la necessità di prendersi cura del benessere delle persone che la abitano, in particolare questa attenzione andrebbe data alle nuove generazioni come investimento sia sul presente che sul futuro.

Investire in una cultura che riconosce un ruolo privilegiato al movimento e all’attività motoria per la salute e l’equilibrio psicofisico e soprattutto per la crescita armonica e completa dei bambini e delle bambine, rappresenta un’azione non scontata, ma di grande valore.

L’attività motoria, grazie all’aspetto del gioco e alla ricchezza di ritmi e forme espressive che la caratterizzano, è in grado di formare l’individuo globalmente e di sviluppare la sua intelligenza, non solo motoria. Attraverso “il corpo e il movimento” è possibile sperimentare, fare esperienza, apprendere.

Il Comune di Modena, con una scelta lungimirante che risale a trent’anni fa, investe risorse e professionalità in progetti finalizzati a sostenere l’educazione fisica nella scuola primaria. Si tratta di progetti che hanno avuto continuità nel tempo e si sono di volta in volta arricchiti dei contributi più aggiornati dal punto di vista teorico ed esperienziale, grazie al coinvolgimento dell’Università, docenti di scienze motorie, enti di promozione e società sportive.

“Scuola Sport” coinvolge oggi tutti i dieci Istituti Comprensivi della città e ha strutturalmente dato continuità a un percorso finalizzato a qualificare l’attività motoria nella scuola primaria, conferendole uno spazio significativo e un approccio competente in grado di sostenere la crescita dei bambini e delle bambine al pari di altri ambiti e contenuti disciplinari. Un progetto che, anticipando di molti anni l’ultima riforma ministeriale, ha introdotto nella scuola primaria gli esperti di Scienze motorie in affiancamento alle maestre, in un continuo scambio e aggiornamento reciproco frutto di una vera e propria co-progettazione, dove piano piano si sono andati a scardinare alcune misconcezioni che vedevano nella palestra il luogo dello sfogo o il premio da negare in casi di comportamenti inadeguati.

Tutto questo ha portato a delineare delle metodologie di lavoro documentate nella Nuova Guida Didattica Digitale di educazione fisica nella scuola primaria, presentata nell’autunno del 2022 e che si è arricchita delle sezioni di educazione alimentare e indicazioni per corretti e sani stili di vita.

Oggi, come si rileva anche dalle esperienze di seguito raccontate dalle docenti della scuola primaria, il movimento travalica i confini della disciplina per assumere un ruolo significativo in ogni esperienza di apprendimento. Un approccio, questo, condiviso e sviluppato anche all’interno dei molti percorsi di formazione per il personale dei nidi e delle scuole dell’infanzia del sistema integrato 0-6 che, all’interno del più macro – progetto “Modena 06 Costruire Futuro”1 condividono, pur nella specificità delle diverse componenti del sistema, obiettivi educativi, modalità e pratiche di lavoro per una equità e qualità diffusa dell’offerta formativa nella nostra città.

Investire sull’educazione al movimento e all’attività motoria ha significato, dunque, lavorare promuovendo azioni di continuità orizzontale e verticale, ma anche continuità tra il dentro delle istituzioni educative e scolastiche e il fuori della città che si offre alle scuole perché solo così si possono tracciare percorsi realmente inclusivi.

Ed è per questo che anche nelle opportunità offerte dagli Itinerari Scuola Città, progetto del Settore Servizi Educativi che offre più di 200 percorsi laboratoriali dal nido alla scuola secondaria di secondo grado, alcuni sono proprio dedicati all’attività motoria.

È in questo dialogo tra il dentro e il fuori, in questa continuità tra scuola ed extrascuola, bambini e bambine, ragazzi e ragazze frequentano gli spazi di sport della città, da quelli convenzionali come le palestre, a quelli nei parchi pubblici. Così, tra educazione outdoor e un modo diverso di concepire la didattica, non è difficile trovare nei nostri parchi un gruppo di bambini e bambine di scuola dell’infanzia che corre, osserva, disegna, una classe di scuola primaria che gioca e studenti e studentesse di scuola secondaria di secondo grado che stanno seguendo la loro lezione di educazione fisica nelle palestre a cielo aperto.

Ed è attraverso questo intreccio tra città e scuola, questa rete di agenzie, competenze, adulti che a vario titolo si occupano di educazione che ci si può prendere cura delle nuove generazioni2.

 

1 “Modena 06 Costruire Futuro” è il progetto deliberato dal Consiglio Comunale di Modena il 28 maggio 2020, per lo sviluppo, la promozione e la qualificazione del sistema integrato 0-6.

2 “Prendersi Cura delle Nuove Generazioni. La scuola va in città” è il titolo dell’evento che si è tento dal 5 al 7 ottobre a Modena, a cura del Settore Servizi Educativi. È possibile consultare il programma dell’evento e i contributi su www.modenafascuola.it e sul canale youtube www.youtube.com/channel/UCrYWsJFABz0yam8fB0XlUUA (ultima consultazione 10/5/2024).

 

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Infanzia, n. 2 aprile-giugno 2024

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